Laboratorio di discussione sul futuro del Food
Abbiamo davanti una grande sfida che riguarda non solo il Food ma l'intera economia mondiale, ma noi non pretendiamo di avere le soluzioni per tutto.
Però non è per trovare le soluzioni che abbiamo pensato di creare Alo Lab, bensì per cercarle.
Cercarle, e cercarle insieme perseguendo degli interessi comuni, perché siamo tutti interdipedenti l'uno dall'altro.
Non c'è ristorante senza informazione, non c'è turismo senza alberghi ma non c'è albergo senza trattoria e non c'è parco o città senza negozio di specialità gastronomiche; non c'è cucina senza distribuzione e senza pescatori, e non c'è formaggio senza pascoli o stalle.
Più saremo informati ed interconnessi, più potranno emergere delle risposte efficaci.
Le soluzioni, in fondo, non sono delle formule magiche: sono dei percorsi.
E da oggi sappiamo che a camminare ci sei anche tu.
A presto,
il Team di Alo Lab
Ascoltare
lo stato mentale essenziale per raccogliere informazioni sui fenomeni di cambiamento che stiamo vivendo.
Comprendere
sistematizzare le informazioni, estrapolandone conoscenza, in modo da dare un volto ed un nome a ciò che accade, mentre accade.
Collegare
individuare i fondamentali, mettere in relazione le parti e le relazioni di causa-effetto per superare i limiti dei saperi settoriali.
Anticipare
tracciare le nuove prospettive che si stanno iniziando a delineare quando ancora sono oltre l’orizzonte in modo da orientare i passi nella direzione migliore.
Come cambieranno i mercati?
Mangeremo di più fuori o dentro casa? Quale futuro aspetta l’e-commerce ed il commercio di prossimità? Le filiere manterranno dimensioni per lo più globali o assisteremo ad una loro “regionalizzazione”? Privilegeremo prodotti locali e di stagione più o meno di oggi? Le filiere impareranno a diventare più resilienti all’impatto di eventi catastrofici ed imprevisti?
Quali novità aspettano gli addetti ai lavori?
Avremo un esercito di fattorini o di droni? Gli chef resteranno i nuovi demiurghi laici della nostra società? Emergeranno nuove professioni? Torneranno pratiche artigianali (anche non professionali) in nuove modalità di vivere il cibo?
Quali saranno le esigenze dei professionisti del Food, e quali quelle dei consumatori?
Come si evolverà il delivery e, più in generale, il mondo dei servizi digitali per la ristorazione? Chef e ristoratori daranno maggiore valore al brand, al marketing ed alla comunicazione? Cosa cercheremo entrando in un negozio od in un ristorante?
Come cambierà il nostro rapporto col cibo in quanto pratica sociale?
La cucina domestica che ha visto cimentarsi ai fornelli milioni di italiani resterà un fenomeno eccezionale legato alla quarantena oppure produrrà dei cambiamenti di lungo termine nelle nostre abitudini? Che senso daremo al microcosmo della mensa condivisa, fuori e dentro le mura domestiche? Continueremo a farci il pane in casa, diventeremo consumatori più attenti?